Inchiesta sugli ospedali milanesi: il presidio ospedaliero Macedonio Melloni/Fatebenefratelli

La mappatura continua con la Macedonio Melloni di Milano, dove siamo andate il 5 marzo scorso a distribuire un volantino ironico sulle svendite ospedaliere per far conoscere la campagna Obiettiamo gli obiettori.

Il volantinaggio si inseriva nel ciclo di iniziative Le donne non sono dove ve le aspettate, le donne sono dappertutto! 

Ed ecco qui la scheda, sintetica ma assai significativa per quanto riguarda la spartizione dei poteri.

2 risposte a “Inchiesta sugli ospedali milanesi: il presidio ospedaliero Macedonio Melloni/Fatebenefratelli”

  1. Ieri una mia amica mi raccontava che alla Melloni quando le donne sono in attesa della visita passa una infermiera e urla “le donne che devono abortire con me” alla faccia della privacy!!!!!!

  2. Ma gli obiettori, e soprattutto le organizzazioni (tipo CAV, movimento per la vita, G.Ferrara&Co) che dicono di voler difendere la vita invece di stare negli ospedali a scassare le palle e a riempire di sensi di colpa le donne, perchè non fanno davvero qualcosa di utile a sostegno della maternità? questi quando parlano di sostegno alla maternità si riferiscono al massimo al primo anno di vita di un bambino, abbandonando poi la famiglia a se stessa. A questo proposito mi è venuta in mente una cosa: questa gente pretende che uno straniero venga e resti in Italia solo se ha un contratto di lavoro e una casa, mentre chi nasce qui non ha nessuna garanzia da parte dello stato (niente reddito, niente casa, ora stanno pure smantellando la sanità pubblica), ma solo un futuro di precarietà e incertezza. Non sto affatto facendo un discorso contro gli immigrati, vorrei solo svelare quanta ipocrisia c’è da un lato dietro le norme assurde a cui devono attenersi gli stranieri per poter stare qui, norme alle quali noi stessi non siamo in grado di sottostare, e dall’altro nei discorsi di chi dice di voler difendere la vita ma solo finchè si tratta di quella di un embrione, perchè di garantire un reddito e una casa alle donne e ai loro eventuali figli nessuno ci pensa. Propongo allora una legge che dica che chiunque vuole soggiornare su suolo italiano (dagli stranieri che arrivano da altri paesi ai neonati che ancora si intestardiscono a voler nascere in un paese così schifoso) deve avere una casa e un reddito, e se non riescono a trovarlo sarà lo stato a incaricarsi di garantirlo loro!!

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