Recentemente alcune menti ‘eccelse’ del PdL – Gasparri, Quagliariello e Bianconi – su ispirazione dell’immarcescibile Carlo Casini del Movimento per la Vita hanno presentato in Senato un disegno di legge ‘sui diritti del concepito’. Lo hanno fatto, col loro tipico ‘buon gusto’, proprio nei giorni in cui ben tre donne, nell’indifferenza generale, morivano d’aborto autoprocurato per non aver potuto, o saputo, accedere alla struttura sanitaria pubblica – paura di essere espulse, liste d’attesa inaccettabili, costo dell’intervento a carico delle neocomunitarie, ecc.
Conosciamo i nomi dei mandanti di questi omicidi: si chiamano "pacchetto sicurezza" e "obiezione di coscienza".
A pochi giorni dalla morte per setticemia di una neonata romena partorita sulla sedia dell’ospedale di Canicattì, questi ipocriti ‘difensori della vita’ provano di nuovo a portarci indietro di trent’anni costringendo le donne a gravidanze non volute.
Evidentemente vogliono estendere il rischio avvelenamento a tutta la popolazione femminile che vive in questo stradisgraziato paese.
Non staremo qui a ricordare che solo una donna sa se ha le risorse affettive, psicologiche, economiche, per diventare madre oppure no, che solo lei ha il diritto di decidere in merito, che equiparare questo diritto a quello, presunto, di un embrione (che al di fuori del corpo di donna che lo contiene non potrebbe sopravvivere) è un’aberrazione giuridica oltre che concettuale…
Lascia basite in tutto ciò l’ineffabile Turco, che non trova di meglio che dire "C’è una dignità dell’embrione, ma è già sancita dalla legge 40" !!! Cioè plaude ad un cavallo di Troia, veramente furbona l’ex ministra…