ABORTIRAI CON DOLORE

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Mentre tutti i giornali titolano un sempre piu’ delirante monito alla vita di Ratzinger di fronte ai papaboys di Sydney giunge notizia che all’ospedale Niguarda di Milano un anestesista obiettore nega assistenza a una donna dopo un intervento per un aborto terapeutico.

Abbiamo già denunciato come il sistema lombardo della lottizzazione della sanità abbia permesso a CL di colonizzare i vertici dell’ospedale di Niguarda (inchiesta sugli ospedali milanesi: l’ospedale maggiore di niguarda) e quali ne sono stati i primi effetti discriminanti soprattutto nei confronti delle donne.
Purtroppo, dobbiamo registrare un nuovo caso di abuso da parte di chi si trova ad avere potere su una donna sottoposta, in questo caso, ad aborto terapeutico. Il caso è dello scorso 8 luglio; una donna ucraina di 30 anni, in preda a dolori fortissimi causati dai primi interventi per l’induzione dell’aborto terapeutico, si ritrova come unico medico autorizzato a somministrarle l’antidolorifico un anestesista obiettore di coscienza, che glielo nega.


Il primario del reparto Maurizio Bini, non obiettore, che si è poi pronunciato contro l’operato dell’anestesista nei confronti della paziente, è intervenuto per somministrarle direttamente il farmaco, denunciando poi la percentuale troppo bassa di medici non obiettori nel suo reparto.
Il marito della donna ha in seguito sporto denuncia alla CGIL, che ha reso pubblica oggi la notizia chiedendo all’ordine dei medici di pronunciarsi  sul tema dell’obiezione di coscienza e alla regione Lombardia di "definire un codice etico di comportamento che tuteli i medici e le donne sul fronte della 194".
Purtroppo questi sono gli effetti concreti che producono i continui attacchi all’autodeterminazione, alla libertà di scegliere e di decidere delle donne, al di là delle leggi e dei cavilli giuridici e burocratici (ricordiamo ancora una volta che il grosso scoglio dell’obiezione di coscienza fa parte proprio della legge 194, legge che la chiesa e i suoi mille tentacoli stanno svuotando e ribaltando nel suo significato senza bisogno di modificarla).
Esprimiamo la massima solidarietà alla donna vittima di questo abuso e discriminazione; episodi come questo dimostrano ancora una volta la necessità di far sentire la nostra voce con forza perché nessuna donna in situazione di bisogno sia lasciata in balìa di carrieristi senza scrupoli, per auto-tutelarci, per garantirci, ancora una volta, il diritto di scegliere per noi stesse senza dover per questo patire le pene dell’inferno.
Continueremo a seguire questa vicenda perché non passi sotto silenzio né questa né le continue discriminazioni e umiliazioni che le donne subiscono negli ospedali lombardi e italiani.

qui il link a repubblica.it:
http://milano.repubblica.it/dettaglio/Niente-antidolorifico-sono-obiettore/1489664

26 risposte a “ABORTIRAI CON DOLORE”

  1. cara piccola mente intelligente, se ti leggi la legge 194 sull’interruzione volontaria della gravidanza, vedrai che l’obiezione di coscienza
    non riguarda l’assistenza post-aborto, e una volta che questo è stato praticato un medico anche se obiettore ha il dovere di fare il suo lavoro e somministrare la morfina per alleviare il dolore della paziente, senza delegare nessun altro a farlo. Se in questi casi venisse chiamato un altro medico per fare l’endovena di morfina alla paziente, e gli venisse pagata la prestazione di 200 euro decurtandola dallo stipendio del medico obiettore, allora vedresti che molti di questi integerrimi obiettori improvvisamente non sarebbero più tali.

  2. “invece di andare a niguarda a fare “un po’ di casino” perchè prima non vi accertate della veridicità dei fatti? alla donna non è mai mancata l’assistenza, nemmeno da parte del medico obiettore, la donna non è stata sottoposta , MA SI è SOTTOPOSTA volontariamente ad aborto perchè non voleva quel figlio, e FORSE, ma dico FORSE, così come la donna ucraina ha esercitato il diritto di scegliere, anche un obiettore può scegliere, visto che nessuna assistenza è stata negata a questa donna. la prossima volta, piccole menti intelligenti, andate oltre le cazzate che vengono scritte e strumentalizzate.”

    Cara piccola mente intelligente,

    Dire che si è sottoposta volontariamente all’aborto perchè non voleva quel figlio è una frase molto offensiva.
    Spero per te che tu non abbia più di 20 anni.
    La scelta di avere o meno un figlio disabile deve essere esclusivamente della donna; è una scelta personale e nessun medico -obiettore o meno- ha il diritto di intervenire in questa decisione.

    Sul punto che “nessuna assistenza è stata negata” credo ci sia poco altro da dire. Ti ricordo che il primario di ostetricia, il prof.Maurizio Bini, ritiene che il dottore avrebbe dovuto praticare le cure alla donna (cosa che poi si è occupato di fare personalmente somministrandole una dose di morfina) ed ha chiesto l’intervento del comitato etico per arrivare ad una sorta di decisione finale sull’applicabilità o meno dell’obiezione di coscienza in casi come questo.

    Mi pare di capire che l’unica voce strumentalizzata sia proprio la tua, cara piccola mente intelligente.

  3. “Se qualcuna avesse problemi venga pure in un ospedale pubblico a farsi curare, non ad attaccare manifesti: troverà medici, infermieri e personale a disposizione di tutti 24 ore su 24, senza pregiudizi di razza, credo politico o religioso”

    Ma che film è? Ma tu credi che i tuoi lettori vivano nella casa del mulino bianco?

    “avete abboccato ai titoli dei giornali e siete partite in quarta senza conoscere i fatti.”

    Per fortuna i fatti riportati da più voci sono, ahimè, molto più attendebili di quelle dell’amico dell’anestesista obiettore.

    Vi dirò una cosa.
    L’aborto terapeutico è quanto di peggio possa capitare ad una donna. E’ un inferno.
    E’ una lotta contro il tempo. A Milano e in altre grandi città limitrofe, si tende a persuadere la donna dal praticare l’aborto terapeutico, rimbalzandola da un genestista-obiettore all’altro, da un ginecologo-obiettore all’altro, da un pediatra-obiettore all’altro.

    Ho dovuto lasciare la regione Lombardia perchè non c’era quasi più tempo; tutti questi specialisti-obiettori sbeffeggiavano la 194 con grande disinvoltura e maestria.

    Ho cambiato regione e mi sono garantita il ricovero in tempi rapidissimi.
    Però, durante le 14 ore di travaglio, quando mi sono ad un certo punto ritrovata ad implorare il ginecologo di darmi qualcosa per alleviare il mio dolore, mi sono sentita rispondere che, purtroppo, tutti gli anestesisti erano obiettori e che avrei dovuto solamente stringere i denti.

    Quindi adesso per favore non venite a raccontarmi che la notizia della signora ucraina è un caso isolato o ancor peggio mal interpretato.

    L’obiezione, di pari passo con l’influenza cattolica negli ospedali (vergogna), è la piaga della sanità italiana.

  4. Ma poi marta75, come fai a dire queste cose non ti senti minacciata anche tu? l’argomento dovrebbe riguardarti, invace bho..passi se è un uomo ma una donna che scrive ste cose.

  5. A laura:

    sentire queste parole da una donna mi fanno accapponare la pelle. Spero che non ti capiterà la stessa esperienza di quella povera donna perchè se sarai viva riuscirai a darci una risposta qui per dire che non ci inventiamo nulla..e leggi più quotidiani invece di leggerti novella 2000!

  6. ma chi ti aspetta sotto casa? ma cosa vai vaneggiando?

    certo che voi bigotti siete di un vittimismo pazzesco: avete in mano le menti di un sacco di persone, avete un sacco di finanziamenti e vi mettete pure a fare le vittime di minacce inesistenti, ma fatela finita!

    questo è il blog della campagna contro l’obiezione di coscienza; se ti interessa difendere gli obiettori va’ a scrivere in quelli pagati dal Vaticano

    o forse il Vaticano paga quelle come te per sguinzagliarvi nei nostri blog come le suore che si infiltrano nei blog delle ragazzine per ‘redimerle’?

  7. per marta75: ma perchè non vai a scrivere su un altro blog? in quanto a definirmi tifosa di calcio beh non mi sembra un gran insulto o forse voleva essere altro. comunque non è questo che ci interessa, le sterili polemiche con te, per cui fa un favore smetti di scrivere visto che non comprendi ciò per cui ci stiamo battendo forse non sei mai passata attraverso l’esperienza di un aborto e tantomeno dell’odissea che lo precede, delle umilizioni, dell’ostruzionismo che praticano contro le donne che decidono, a volte con dolore, di non portare avanti una gravidanza…e ripeto che sei tu che dovresti informarti meglio su ciò di cui parli. Spero di non leggerti ancora…

  8. non ho ben capito in base a quali nuove circostanze dovrei aver cambiato opinione…perchè l’ospedale ciellino si è autoassolto nell’indagine interna? perchè i sostenitori dell’obiezione di coscienza hanno preso conoscienza di questa campagna e si sono messi a riempire questo blog della loro propaganda? onestamente, non sono elementi che mi stupiscono, perciò rimango della mia opinione: il modo più efficace per garantire alle donne che la loro volontà80 e il loro diritto di scelta vengano garantiti sia quello di far pressione su coloro che mettono la propria carriera davanti alla salute delle donne: i medici obiettori. se non volevano avere a che fare con l’aborto avrebbero potuto fare i dentisti.

  9. visto il tono delle risposte mi rendo conto che giusy è ossessionata dalle sue idee e parla come una tifosa di calcio.

    Sappiate che state parlando di persone vere.

    Sul caso di Niguarda avete sbagliato tutto: avreste fatto meglio a stare zitte, questa volta.

    Aspetto sempre una risposta sulle minacce di anna e chiara.

  10. nessun dubbio, anzi ancora più convinte di prima.
    ma perchè tieni tanto a difendere ste merde di obiettori? che vadano a lavorare in cliniche private se tanto tengono alla loro morale… e con questo non ho più niente da dirti

  11. Alla paziente è stata somministrata la morfina come l’anestesista, anche se obiettore, aveva suggerito:

    – può non aver avuto effetto? No, da lì in poi la paziente non ha sofferto.

    – si può dire che la paziente è stata abbandonata? Nemmeno questo.

    Allora di cosa stiamo discutendo?
    Solo del fatto che avete abboccato ai titoli dei giornali e siete partite in quarta senza conoscere i fatti. Vi siete bevute tutto giustificando in pieno l’oca del vostro logo… Non ci credo. Almeno un dubbio adesso vi è venuto?

    Capisco che vogliate combattere la vostra battaglia, ma come vi ho dimostrato sopra QUESTA STORIA, così come la raccontano, NON STA IN PIEDI.

    Allora perché i giornalisti e i cosiddetti esperti ne parlano? Per vendere più giornali o per protagonismo.

    Non so perché il marito sia stato indotto ad andare alla cgil, penso abbia rivolto contro la persona sbagliata la sofferenza e lo stress dovuto all’aborto terapeutico. Comunque la diffamazione e le bugie si pagano, intanto con le figuracce.

    Per esempio Anna e Chiara qualche post più su secondo me hanno fatto una figura di merda minacciando l’anestesista. Voi come vi ponete? Tutte a sostenerle? Poi sareste pronte a prendervi la responsabilità se qualche povera deficiente squilibrata (e ce ne sono…) mettesse in pratica i vostri vaneggiamenti ?

    Un dubbio vi è venuto?

  12. forse non ti risponde perchè non c’è una proprietaria, forse non sai che esistono forme di collettivismo e non solo singoli individui egoisti…non vale proprio la pena risponderti.
    comunque se quella donna ha poi portato avanti la sua protesta evidentemente non è stata presa così a cuore dal bravo anestesista… non credi?
    ma non voglio sprecare altre parole con persone così mentalmente limitate…

  13. i due commenti che mi precedono sono il segno evidente dell’ignoranza diffusa intorno alla questione della 194 e dell’aborto. il caro medico obiettore NON HA lo stesso diritto di scelta della paziente, se non se la sente di fare il suo dovere sarebbe meglio andasse a fare qualcos’altro. dal momento in cui ha scelto la sua professione avrebbe dovuto essere consapevole dei propri doveri. E’ gravissimo che si sia rifiutato di alleviare il dolore di una sua paziente, non credo si sarebbe comportato allo stesso modo con un parente o un amico o in una clinica privata…

  14. Qui c’é qualcuno che vuole andare a fare la festa all’anestesista senza nemmeno avere capito come sono andate le cose. In realtà l’anestesista si è preso a cuore il problema e lo ha risolto consigliando al ginecologo quale morfinico somministrare. La peridurale è un tantino eccessiva in questo caso. Così la donna non ha sofferto e ha evitato una procedura (peridurale) non scevra di rischi. Purtroppo a causa dei pregiudizi ognuno ha tratto conclusioni sbagliate e le conseguenze si sono viste nell’articolo di repubblica.
    Care maistat@zitt@, la festa fatela tra di voi.
    Se qualcuna avesse problemi venga pure in un ospedale pubblico a farsi curare, non ad attaccare manifesti: troverà medici, infermieri e personale a disposizione di tutti 24 ore su 24, senza pregiudizi di razza, credo politico o religioso.

    Comunque a tutto c’é un limite. Chi ha minacciato l’anestesista senza sapere come sono andati i fatti si deve vergognare. Non mi aspetto che si prenda la briga di rispondere. Sarebbe bello sapere cosa ne pensa la proprietaria del sito forcaiolo, ma forse anche lei non risponderà.

  15. invece di andare a niguarda a fare “un po’ di casino” perchè prima non vi accertate della veridicità dei fatti? alla donna non è mai mancata l’assistenza, nemmeno da parte del medico obiettore, la donna non è stata sottoposta , MA SI è SOTTOPOSTA volontariamente ad aborto perchè non voleva quel figlio, e FORSE, ma dico FORSE, così come la donna ucraina ha esercitato il diritto di scegliere, anche un obiettore può scegliere, visto che nessuna assistenza è stata negata a questa donna. la prossima volta, piccole menti intelligenti, andate oltre le cazzate che vengono scritte e strumentalizzate.

  16. io anche propongo di andare tutte sotto niguarda a fare un casino…se qui aspettiamo i tempi biblici della cosiddetta “giustizia”, stiamo fresche.A questa gente va dato un messaggio chiaro e immediato che non gli conviene comportarsi in questo modo…bisognerebbe sapere nome, cognome e indirizzo di questo qua.

  17. come si può fare per chiedere che un medico sia radiato, qualcuna lo sa?
    ma perchè non si va tutte davanti al Niguarda a fare un pò di casino?
    l’italia sta affondando non sprofondiamo con lei…
    abbiamo la forza per reagire, siamo in tante non lasciamoci riportare indietro

  18. per la legge italiana (e se avete pazienza un paio di giorni vi tiro anche fuori l’articolo ed il comma)
    UN MEDICO OBIETTORE IN ASSENZA DI COLLEGHI NON OBIETTORI
    è obbligato a praticare aborti se necessari, ad assistere pazienti in attesa di aborto o che abbiano appena abortito

    pena la radiazione dal’albo ed una pena da sei mesi a due anni di reclusione

    idem per tutti i medici che provano a rifiutare la prescrizione della pillola del giorno dopo o degli esami necessari all’aborto.

    QUESTI OPPORTUNISTI VANNO FERMATI

    e per farlo bisogna informare le persone dei propri diritti

    le pazienti anche nelle condizioni più disperate devono ricordare che la legge è dalla loro parte
    non da quella degli obiettori.

  19. Anche in questo caso l’ordine dei medici farà finta di niente, oppure, verrà punito?
    Perchè si è rifiutato di prestare soccorso?
    Quella donna aveva già avuto l’intervento!
    Ma i medici decidono chi curare in base alle preferenze? Se passa l’idea che un medico può prestare soccorso in base ai suoi personali principi andremo a finire che non si curano i neri perchè il medico è razzista, non si curano i gay perchè il medico è omofobo etc.etc….
    Questo medico va radiato!

  20. non c’è fine ai continui attacchi contro le donne vuoi che vogliano abortire vuoi che decidano di avere un figlio, è sempre un calvario un gioco dell’oca tra ospedali, asili nidi, burocrazia statale e quant altro. Ci spiattelano la bella famiglia italiana poi fanno leggi come quelle sulla precarizzazione del lavoro che altro che aiutare una donna a scegliere la maternità… come si fa se nei nuovi contratti Co.co.pro etc. non vi è nulla che tuteli le donne in caso decidano di avere un figlio. Se poi allora decidono di non tenerlo si beccano pure il medico obiettore che con totale disprezzo della vita altrui nega le cure necessarie.
    una volta, e non parlo di secoli, a questi signori si facevano capire le cose in altro modo…., sono tornati i tempi in cui non è più sufficente un volantino, un presidio o manifestazione di sorta…andrebbero presi singolarmente… ma qualcuno conosce il nome di questo anestesista?

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