Lo scorso 8 aprile il quotidiano francese Libération ha pubblicato un articolo sulla situazione dell’Ivg in Italia, poi ripubblicato sul numero 739 di Internazionale. L’articolo comincia con la storia di un gettonista, cioè uno degli operatori sanitari esterni che vengono chiamati dalle strutture ospedaliere per supplire alla presenza di obiettori e garantire l’Ivg.
Dalle inchieste che stiamo svolgendo negli ospedali milanesi ci risulta che per ogni Ivg gli ospedali prendono 1400 euro di rimborso, mentre i medici gettonisti vengono pagati 600 euro al massimo per un’intera giornata di interruzioni di gravidanza.
Dunque se un gettonista fa 10 Ivg in una giornata l’ospedale prenderà 14mila euro di rimborso a fronte di una spesa di 600 euro per pagare l’operatore esterno.
Ne deduciamo che l’aborto è un business irrinunciabile anche per gli ospedali che traboccano di obiettori e che il lavoro sottopagato dei gettonisti è un ulteriore modo di dissuadere i medici dal garantire questa prestazione.
Ma vediamo che succede all’ospedale di Mariano Comense, nel cuore della bigotta Brianza.
Leggi qui l’articolo tradotto o, se preferisci, qui l’originale in francese.