Divieto di segnalazione. E la Lombardia?

 

Campagna "Divieto di segnalazione". Sono 12 le  Regioni ed una Provincia Autonoma che hanno voluto chiarire come il divieto di  segnalazione (e quindi di denuncia) di un immigrato senza permesso di soggiorno  che utilizzi le strutture sanitarie, sia tuttora in vigore. Nell’ordine di  pubblicazione Toscana, Piemonte, Puglia, Lazio, Umbria, Marche, Liguria,  Campania, Valle d’Aosta, Veneto, Calabria, Emilia Romagna, P.A. Bolzano, hanno  sostanzialmente indicato (in vari modi e forme) che il personale (medico, paramedico,professionale, amministrativo, tecnico, operatori sociali, mediatori culturali,  nonchè personale di polizia presente presso la struttura sanitaria che non può  procedere a controlli o all’acquisizione di informazioni sui pazienti stranieri  relative alla regolarità del loro soggiorno in Italia) che opera nelle  strutture sanitarie, pur rivestendo la qualifica di pubblico ufficiale o  incaricato di pubblico servizio, è sottoposto all’obbligo del rispetto del  divieto di segnalazione come previsto dall’art. 35, comma 5 del D. lgs n.286/98.

Le Regioni che si sono attivate dopo l’approvazione del"pacchetto sicurezza"

23 settembre 2009. Circolare Prov. Aut. Bolzano

15 settembre 2009. Circolare Regione Emilia Romagna

10 settembre 2009. Circolare Regione Calabria

18 agosto 2009. Circolare Regione Veneto

18 agosto 2009. Circolare Regione Valle d’Aosta

17 agosto 2009. Circolare Regione Campania

14 agosto 2009. Circolare Regione Liguria

10 agosto 2009. Circolare Regione Marche

7 agosto 2009. Circolare Regione Umbria

5 agosto 2009. Circolare Regione Lazio

4 agosto 2009. Circolare Regione Puglia

16 luglio 2009. Circolare Regione Piemonte

9 luglio 2009. Lettera Regione Toscana

Info tratte dal sito della Società italiana di medicina  delle migrazioni, dove è possibile scaricare le circolari citate.

Al solito, la Regione Sagrestia risalta per assenza.