Interruzione di gravidanza: cosa fare, quando e dove

L’anticoncezionale non ha funzionato, il preservativo si è rotto… oppure nessuno/a ti ha mai dato informazioni corrette ed esaurienti su come funziona il tuo corpo e su come è possibile evitare di rimanere incinte.

In ogni caso solo tu hai il diritto di decidere se hai le risorse affettive, psicologiche ed economiche per diventare madre oppure no. Se non sai cosa fare, puoi trovare aiuto e supporto nei consultori pubblici, negli spazi autogestiti dalle donne, nei consultori privati laici. Qui di seguito alcune indicazioni.

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Ogo: una campagna delle donne per le donne

La campagna Obiettiamo gli obiettori, nata da una intuizione del
collettivo femminista Maistat@zitt@ di Milano, è stata fatta propria
dall’assemblea delle femministe e lesbiche tenutasi a Roma il 23-24
febbraio ’08 ed è stata immediatamente rilanciata in diversi territori
da vari gruppi di donne, dal Friuli alla Sicilia.

Obiettiamo gli obiettori è una campagna delle donne per le donne. Poiché il tema della libera scelta riguardo alla maternità si inserisce in quello più ampio dell’autodeterminazione delle donne, referenti della campagna sono i collettivi femministi e lesbici e le singole che si stanno battendo per l’affermazione di questo diritto e vogliono costruire un ponte con chi lavora nei consultori e all’interno dei reparti di ostetricia e ginecologia garantendo l’interruzione volontaria di gravidanza.

L’interruzione di gravidanza evidenzia la contraddizione tra sessualità femminile e maschile, per questo il contributo maschile alla campagna può essere soltanto la radicale messa in discussione del proprio comportamento sessuale.  Leggi tutto “Ogo: una campagna delle donne per le donne”

Ivg: richiama, sarai più fortunata

Gli ospedali milanesi, fiore all’occhiello della sanità lombarda? Sicuramente non quando si tratta dell’Ivg.

Una nostra compagna, armata di tanta pazienza, ha cercato di avere informazioni sull’Ivg telefonando ai vari ospedali pubblici milanesi: questo il resoconto, che rende ancora più evidente quanto il diritto di una donna di usufruire dell’interruzione di gravidanza si scontri con ogni genere di intralcio compresa la vaghezza delle informazioni.

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Parole di donne

carta e penna, scarabocchi, pensieri

Abbiamo da qualche giorno inaugurato una nuova categoria Parole di donne in
cui raccoglieremo le testimonianze delle donne, magari non solo quelle
che riguardano i terribili giri dell’oca alla ricerca della pillola del
giorno dopo, o le continue umiliazioni da parte di medici obiettori che
pensano di poter gestire un potere sul corpo delle donne. Ci piacerebbe
leggere fra queste parole anche la presa di coscienza, la
determinazione nel non voler delegare le proprie scelte, le riflessioni
su come scardinare un potere che si e’ fatto capillare e insinuoso e
che striscia fra le relazioni, sempre piu’ sotto la nostra pelle.

Se volete contribuire scrivete a no_obiettori@autistiche.org

Pillola del giorno dopo? Torni tra cinque giorni…

Procurarsi la pillola del giorno dopo nella profonda Brianza ciellina è un’impresa titanica.
Una giovane donna ci racconta la sua esperienza.

Buongiorno, ragazze! Sono una studentessa ventenne e vivo nella odiosa città di Lecco, un paesotto borghesuccio di 46000 abitanti che ha l’ardire di farsi chiamare città, la cui popolazione è principalmente composta da anziani, burocrati, piccoli industriali: un fortino di CL. 

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L’odissea del giorno dopo – da repubblica

Dopo il Corriere anche Repubblica pubblica un’inchiesta sull’odissea, o il gioco dell’oca, a cui e’ sottoposta una donna a Milano, che si trovi nella situazione di dover prendere la pillola del giorno dopo. Certo esistono altri contraccettivi, ed arrivare alla pillola del giorno dopo e’ gia’ un passaggio che implica alcune ‘disattenzioni’ ma ad ogni modo nessun medico puo’ rifiutare di prescrivere quello che e’ a tutti gli effetti un contraccettivo e non un abortivo. Per quel che riguarda la situazione lombarda e’ chiara l’impronta che Formigoni ha voluto costruire, speriamo non diventi il futuro ministro della sanita’.

Pubblichiamo quindi integralmente l’articolo di di Davide Carlucci, Zita Dazzi e Oriana Liso.

L’odissea negli ospedali
per la pillola del giorno dopo

Tempi lunghi e anche i no dei medici obiettori

È una caccia al tesoro. Ottenere una prescrizione per la "pillola
del giorno dopo" negli ospedali milanesi può trasformarsi in un
gioco dell’oca, fatto rimbalzando di ospedale in ospedale,
soprattutto se si abita nell’hinterland, come testimoniato da una
lettera pubblicata su Repubblica mercoledì. Una gara non
impossibile da vincere, ma nella quale bisogna avere molta pazienza
e una discreta dose di fortuna. Leggi tutto “L’odissea del giorno dopo – da repubblica”