Riflessioni sulla cultura dello stupro

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Per quanto questo blog sia dedicato ad una specifica violenza contro le donne – la presenza degli obiettori di coscienza negli ospedali e nei consultori – volentieri pubblichiamo questa lucida riflessione di Barbara Spinelli. Rilanciamo l’importanza e la forza dell’autodifesa femminista e sottolineiamo che la nostra vera sicurezza, oggi, è arrivare a fine mese.

Maschi, italiani, la vera emergenza siete voi che  legittimate e riproducete la cultura dello stupro

di Barbara Spinelli

 

A seguire l’ennesimo stupro, immancabilmente i politici e  i notabili di turno si sentono in dovere di ripristinare l’equilibrio violato:  da bravi patriarchi tuonano nei microfoni e sulle pagine di giornali,  promettendoci sicurezza e che giustizia sarà fatta, che ci proteggeranno. Una  logica subdola, che paradossalmente rimarca quegli stessi istinti alla base  dello stupro: la folle idea che il maschio possa "dominare" sul corpo  della donna, farne oggetto delle proprie volontà, mero strumento per la  realizzazione dei propri desideri….erotici, ma anche politici (vedasi le  dichiarazioni di Berlusconi, sul corpo di Eluana che…può anche riprodurre!).

L’immaginario collettivo sulla violenza  sessuale  costruito da politici e giornalisti ci propone una donna vittima e un  aggressore "mostro" figlio di una barbara cultura, oppure, più  raramente, un uomo "normale", "di buona famiglia",trasformatosi in mostro in preda ai fumi dell’alcol o della droga. Così  igiornali li raccontano, così i criminali sessuali sono entrati nell’immaginario  collettivo.

Il discorso pubblico sulla violenza sessuale degli uomini  sulle donne è mistificatorio. L’obbiettivo è deviare l’attenzione: o sul  presunto bisogno di protezione della donna, o sulla necessità di "lotta  ainon luoghi della città" – seguendo le affermazioni di Zingaretti sui fatti  di Guidonia.

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Pillolissima 2009 – Un’iniziativa di donne a Roma lo scorso 14 febbraio

Con Pillolissima 2009 libertà e autodeterminazione!
Bliz di studentesse e precarie negli ospedali di Roma: alla ricerca della pillola del giorno dopo

La scorsa notte i più grandi ospedali di Roma sono stati oggetto di un blitz-inchiesta da parte di circa 50 studentesse (di alcune scuole di Roma e delle due università La Sapienza e Roma 3) e precarie. 
L’obiettivo è quello di tracciare una mappa di quegli ospedali in cui illegalmente si esercita l’obiezione di coscienza sulla contraccezione di emergenza. Verso le 22.00 piccoli gruppi di donne sono entrati contemporaneamente nelle sale dei pronto soccorso richiedendo la cosidetta "pillola del giorno dopo", che deve essere assunta entro le 72 ore dal rapporto sessuale ma la cui efficacia diminuisce col passare delle ore.

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Serata ‘Obiettiamo gli obiettori’ a Marino

Segnaliamo questa iniziativa organizzata dalle compagne dei castelli romani, di cui abbiamo già avuto modo di parlare in questo blog a proposito di un’azione contro uno dei tanti obiettori nel pubblico, che nel privato…

 

Venerdi 13 Febbraio all’Ipò di Marino le compagne organizzano una cena a sottoscrizione per presentare il video "obiettiamo gli obiettori", a seguire

dj-set con Ramide.

 

Cena alle 21, mangiano tutt* (vegetarian*, vegan*, cani e gatti), vino compreso!

VENITE!!!!!


Compagne dei castelli

 

Ipò-via del giardino vecchio-marino