25 novembre: no allo sgombero dell’Ambulatorio medico popolare!

Il 4 novembre abbiamo voluto aprire la Consultoria autogestita per donne nei locali dell’Ambulatorio medico popolare sotto sfratto.

 

L’abbiamo voluta aprire proprio lì per diverse ragioni: 

* per rilanciare quello spazio, riconoscendo l’importanza di un’esperienza autogestita e autofinanziata che da quasi 15 anni garantisce il diritto alla salute a migliaia di donne e uomini migranti, dimostrando coi fatti che dietro la negazione dei diritti sanitari per le/i migranti c’è una questione politica  e non, invece, un problema di ‘sicurezza’ come vorrebbero farci credere le istituzioni;

* perché già mesi fa avevamo scelto quello spazio come sede del comitato cittadino della campagna Obiettiamo gli obiettori;

* perché a fronte delle politiche sanitarie della Regione Sagrestia e del governatore ciellino Formigoni che da anni chiudono i consultori pubblici per spianare la strada ai profitti dei consultori privati accreditati – spesso cattolici e antiabortisti – noi vogliamo ribadire l’importanza dell’autodeterminazione delle donne in tutte le scelte di vita;

* perché ci teniamo molto a creare spazi di discussione e confronto con le giovani donne e con le migranti sulle nostre sessualità e sui nostri desideri al di fuori di moralismi religiosi e ingerenze maschili;

* perché crediamo che informazione, prevenzione e consapevolezza siano gli strumenti migliori per non delegare al potere medico tutto ciò che riguarda la nostra salute;

* perché per noi le pratiche femministe efficaci sono quelle che le donne costruiscono insieme e non quelle elemosinate al ministero delle pari opportunità che, tra l’altro, torna oggi a propinarci i valori dio-patria-famiglia – dove in nome di dio si nega l’autodeterminazione delle donne, in nome della patria si vuole sottomettere i nostri corpi alla ‘riproduzione della razza’, in nome della famiglia si nega una realtà che le donne conoscono fin troppo bene sulla propria pelle: la famiglia massacra e uccide. 


Per queste ragioni siamo determinate a far vivere questo spazio autogestito e a difendere l’esperienza dell’ambulatorio e invitiamo tutte le donne, femministe e lesbiche a partecipare ai presidi contro la minaccia di sfratto con la forza pubblica che si terranno la sera di lunedì 24 novembre dalle 20 e la mattina di martedì 25 novembre dalle 6 in via dei Transiti 28 a Milano (MM1 Pasteur).


Le compagne della Consultoria autogestita per donne e del Collettivo femminista Maistat@zitt@