Consigli utili su uso di sostanze e riduzione dei rischi

La violenza sessuale avvenuta a Milano dopo la conclusione della Mayday conferma il moltiplicarsi di abusi contro giovani donne che hanno assunto sostanze durante un rave, in discoteca, alle feste o in situazioni simili.

Senza entrare nelle sterili polemiche successive alla Mayday, esprimiamo a questa donna tutta la solidarietà della Consultoria autogestita.

Per prevenire il ripetersi di simili atroci fatti riteniamo utile pubblicare in questo blog alcuni consigli, tratti da Gouixx, sull’uso consapevole di sostanze e sulla riduzione dei rischi, compreso quello dello stupro.

Prodotti che modificano le percezioni

Quando utilizziamo la parola “droga”, parliamo di prodotti che modificano le percezioni e possono dar luogo a dipendenze fisiche e/o psicologiche.

Alcune droghe possono essere legali: alcool, colla, solventi, medicinali (tranquillanti, trattamenti antidepressivi a lungo termine, ansiolitici, codeina,…) o illegali: anfetamine (anfe, speed,…), allucinogeni (funghi, LSD, mescalina, pcp,…), euforizzanti (cannabis e derivati), oppiacei (eroina, oppio, crack,…), stimolanti (cocaina, popper, mdma, mda,…), anestetici (ketamina).

Possiamo assumere droghe per differenti ragioni: con fini ricreativi, in reazione a sistemi sociali troppo oppressivi oppure perché è la norma nell’ambiente in cui si vive.

Le droghe instaurano una modificazione dello stato di coscienza e agiscono sui nostri comportamenti. Possono modificare i nostri desideri (voglia di relazioni sessuali con persone che, abitualmente, non ci attraggono), la nostra attenzione (aumentano la vulnerabilità alle violenze sessuali), la nostra capacità di pensare ad una protezione e di discuterne in caso di rapporti sessuali.

Ognuna di noi può sviluppare delle proprie strategie per ridurre i rischi legati all’uso di droghe: portare con sé degli strumenti di protezione che useremo nel caso decidessimo di assumere delle droghe, decidere con le amiche di fare attenzione le une alle altre, diffidare del fatto che ci siano sostanze sciolte a nostra insaputa in ciò che beviamo (ad esempio il ghb, tristemente soprannominata “la droga dello stupro”), fare attenzione alla qualità della droga che prendiamo e conoscere i propri limiti,…
In generale, prestare attenzione alle donne/lesbiche che ci circondano ed intervenire nei casi di aggressione, può ridurre i rischi d’abuso.

La maggior parte delle droghe disidrata: ricordatevi di bere dell’acqua!

Molte di queste rendono meno sensibili al dolore, specialmente la ketamina e gli oppiacei, attenzione dunque ad alcune pratiche che fanno male: sul momento non ce ne rendiamo conto.

Per quanto riguarda le pratiche s/m, attenzione: sotto l’effetto di sostanze diventa difficile individuare i propri limiti e quelli delle altre, soprattutto per le “novizie”.

L’ecstasy, le anfetamine, l’alcool seccano le mucose. La fragilità delle mucose aumenta i rischi di trasmissione dell’hiv e di altre infezioni sessualmente trasmissibili.
Le droghe che si prendono per via venosa possono costituire un importante rischio di contagio per il contatto sangue-sangue. Per ridurre i rischi, usiamo delle siringhe monouso e conserviamo la nostra siringa.

Per le droghe che si sniffano, usiamo delle cannette (oppure biglietti, carta, cartone,..) e usiamo la nostra cannetta, per ridurre i rischi di contatto sangue-sangue. È preferibile usare cannette monodose o, al peggio, tenerne una solo per noi; ma attenzione: se è sporca ci troviamo a sniffare qualsiasi cosa!

Assistenza sanitaria e stranieri/e irregolari

 

 

 

 

Data la (non casuale) confusione sulla questione migranti  e salute, abbiamo pensato fosse il caso di fare un po’ di chiarezza. Ringraziamo  la nostra compagna avvocata per lo sforzo di rendere comprensibile, con parole  semplici, il quadro della situazione.

Assistenza sanitaria e stranieri/e irregolari: lo  scenario attuale e i cambiamenti possibili alla luce delle modifiche contenute  nel disegno di legge sulla sicurezza

L’attuale disciplina

Secondo la costituzione italiana il diritto alla salute è  un diritto fondamentale della persona umana ed è ricompreso fra i diritti  inviolabili che la repubblica italiana riconosce e garantisce ad ogni individuo  (artt. 2 e 32 cost.).

La disciplina attualmente vigente in materia di  assistenza sanitaria dei/delle cittadin* stranier* irregolari (ovvero non in  regola con le norme in materia di ingresso e soggiorno sul territorio  nazionale) tiene conto dei principi sopra richiamati assicurando una tutela  effettiva del diritto alla salute di queste persone.

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Interruzione di gravidanza: cosa fare, quando e dove

L’anticoncezionale non ha funzionato, il preservativo si è rotto… oppure nessuno/a ti ha mai dato informazioni corrette ed esaurienti su come funziona il tuo corpo e su come è possibile evitare di rimanere incinte.

In ogni caso solo tu hai il diritto di decidere se hai le risorse affettive, psicologiche ed economiche per diventare madre oppure no. Se non sai cosa fare, puoi trovare aiuto e supporto nei consultori pubblici, negli spazi autogestiti dalle donne, nei consultori privati laici. Qui di seguito alcune indicazioni.

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